venerdì 21 marzo 2014

Respira... lasciati andare



Allineare la nostra vita alla Coscienza Universale, ci dona la capacità di percepire tutto ciò che è insito in lei, che senza limiti ci orienta, così come orienta Tutto quel é.
Esiste anche una coscienza galattica che si esprime a seconda del contesto da cui proviene. Ad esempio, nella nostra galassia i pianeti girano tutti intorno ad una stella, il sole, ma ci sono sistemi in cui le stelle girano intorno ai pianeti, sottoposte quindi a comportamenti differenti.
C’è poi una coscienza relativa al Sistema Solare, una relativa al pianeta Terra ed una all’umanità, da cui a loro volta, scaturiscono vari gruppi di sotto coscienza, vedi ad esempio le diverse razze umane; legate ad un territorio che già di per sé impone le sue influenze. Esiste ancora una coscienza, quella data dalla cultura. Ecco che cominciamo ad inoltrarci nell’affascinante mondo delle Impronte, che comprende i concetti di nazione, di collettività all’interno delle nazioni, di società, di lavoro e di famiglia, di amici, per giungere finalmente a noi: singoli individui, viventi attraverso tutto questo.


Anche il nostro respiro è coscienza. Quando un cliente arriva sovraccarico di pressioni, meditare e concentrarsi sul respiro lo riporta alla sua vera essenza ed agevola l’allineamento con una coscienza più vasta, meno mentale, meno condizionata e più fluida. E’ necessario eliminare dal suo vocabolario interno il peso di parole come giudizio, peccato, colpa; categorie concettuali distruttive che nuocciono alla salute della psiche, dell’anima, perché cariche di quei significati che, attraverso le generazioni, sono stati utili al nostro sistema sociale per renderci gestibili. La matrice della parola anima, dal sanscrito e dal greco, è respiro. Da questo conveniamo facilmente che al momento in cui l’individuo prende il primo respiro, eccolo dare avvio all’Anima, che è poi la sua coscienza originaria. Diciassette milioni e settecento ottanta volte al giorno la coscienza entra nel nostro corpo. Diciassette milioni e settecento ottanta volte al giorno, ne esce, inevitabilmente mescolata ad altre.

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